Vespro di straordinaria Follia,
cuore di vetro trasudante odio,
piccola guerra senza eresia.
Danza cieca tra noia e tedio,
bocca cucita, spirito a lutto;
rocca distrutta dopo l'assedio.
E solo facce, facce dappertutto.
Carne pulsante nauseabonda,
miraggio di fiore, forse di frutto.
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