14 dicembre 2011

I Diavoli.

Accecante.
Di Ken Russell avevo sentito parlare solo riguardo a Tommy, ma io i musical li digerisco male. Poi approcciandomi alla tesi ecco che spuntano "I Diavoli". L'ho visto più volte ma non riesco a parlarne. Come mi successe con Rino Gaetano, c'è quella mistica ammirazione, che ti blocca le parole, ti fa solamente cantare lodi e quindi perdere di vista il senso reale delle cose. Sì, perchè è un film criticabile, con serie pecche. Perdonami Ken.
Colori molto forti, inquadrature sempre ferme e precise, quasi fredde, da ottimo fotografo certo (e lo è diamine, e David Watkin!) ma sfuggevoli al regista che si fa sopraffare. Probailmente apposta. Ed infatti ci lasciamo trascinare anche noi in quest'orgia colorata, patteggiamo per tutti i protagonisti (mai visto un cast così corale che esalta sia protagonisti che comparse) perchè fin troppo cattivi da risultare un tenero ritratto di noi. Ma dopo un po' ci si chiede il senso, c'è disincanto. Subentra la noia di un film impegnato, la banalità del male, che è poi uno dei temi prediletti di Ken. Il Male politico, il male umano, il male umanista perfino. E forse questo fa pensare ad un altro film, quello non realizzato, quella versione dei Diavoli di pura pittura e meno disegno. Quel film che però il regista non ha voluto. Ma sempre un ottimo Medioevo, con un Urbano Grandier quasi Giordano Bruno ed una suor Jeanne quasi Beatrice.
Con vanto, classificato spesso come film Horror.

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